Oggi vi porto alla scoperta di un brand storico, della sua storia e di una notizia che lo riguarda. Vi presento: Portillo’s!
Portillo’s nacque nel 1963 ad opera di Dick Portillo, a Chicago, sulla North Avenue a Villa Park. Il marchio ai tempi si chiamava “The Dog House”, anche per la forma a casetta del piccolo caravan acquistato da Dick per 1000 dollari, che era a tutti gli effetti il primissimo punto vendita. Qui Dick iniziò a sfornare i suoi mitici hot dog e i panini in stile Chicago, che ben presto divennero un cult in tutta la città.
Nel 1967, visto il successo, “The Dog House” si trasferisce nella sua prima location di malta e mattoni – come direbbero gli anglosassoni – e cambia nome in Portillo’s! La storia del brand è tutta un crescendo, fatto di scelte oculate e uno sviluppo “naturale” e pensato, che ha portato Portillo’s a contare oggi ben 67 locations. Badate bene: sono locations enormi, da circa 2.400 metri quadrati e fatturati medi di 8 milioni di dollari!
La promessa ai clienti di Portillo’s è tutta incentrata sull’offerta food:
Our Food is Unrivaled
Il nostro cibo non ha rivali
Indagando un po’ sulla cultura aziendale di questo brand ho scoperto alcune cose interessanti, che si collegano direttamente alla notizia che ho appena trovato: l’attenzione alle persone, intese come collaboratori, quasi ossessiva:
Le persone sono il cuore di Portillo’s.
I nostri team apprezzano l’opportunità di servire l’esperienza Portillo’s nei nostri ristoranti d’ispirazione vintage e attraverso il nostro esclusivo drive-through. Questo modello operativo ci ha permesso di rimanere i migliori quando si tratta di fornire rapidamente cibo caldo e fresco agli ospiti…
Link: https://www.portillos.com/our-story/
Questo aspetto della cultura aziendale, anticipavo, si collega a una notizia recente: Portillo’s ha aumentato le tariffe orarie ai dipendenti di circa il 20%, portando così a un rilevante aumento dell’incidenza del costo del personale, dal 24,3% di un anno fa al 26% circa degli ultimi mesi.
Questa decisione ha delle implicazioni importanti: il brand desidera assolutamente correre ai ripari su quella che in molti, anche su queste pagine, definiscono “The Great Resignation”.
Vedremo nei prossimi mesi come evolverà la situazione per questo storico brand. Per ora una cosa è certa: ad oggi, nonostante gli aumenti dei salari, Portillo’s ha bisogno di quasi un 10% in più di personale per i propri ristoranti.
Il momento non è facile nel rapporto ristorazione/manodopera e anche i grandi big devono ingegnarsi per porre rimedio a questa carenza di personale. Gli aumenti di stipendio sono sicuramente uno strumento, ma dubito fortemente che possano essere la soluzione definitiva.



