Non è la prima volta che sento una promessa ai clienti che suona così:
Food and fun
È però la prima volta che scopro una super catena di pizzerie tutta dedicata al divertimento. Sto parlando di Peter Piper Pizza, una scoperta recente per me, ma non per migliaia e migliaia di clienti in tutto il continente americano.
Peter Piper Pizza è noto per l’intrattenimento, con i suoi grandi ristoranti, che contengono anche vere e proprie sale gioco in cui grandi e piccini si divertono, tra una pizza e l’altra. Il brand è nato nel lontano 1973 ad opera di Anthony “Tony” Cavolo, un veterano della seconda guerra mondiale e nativo di Brooklyn, NY, che aprì il suo primo Peter Piper Pizza a Glendale, AZ. La visione di Tony era per una pizzeria di quartiere, che servisse cibo di alta qualità a prezzi ragionevoli, in un’atmosfera familiare.
Il 1976 è un’altra data fondamentale per Peter Piper Pizza: Tony è protagonista del primo di molti spot televisivi che andranno avanti per più di due decenni, mentre indossa il suo grembiule e il suo cappello da cuoco. Il suo tormentone “come on over” sarebbe presto diventato memorabile.
Il 1980 è poi un altro punto di svolta per il brand: questo è l’anno in cui furono aggiunte le sale giochi, arricchendo l’esperienza per le famiglie. I ristoranti diventano molto più grandi, raggiungendo presto una media di 930 metri quadrati!
Ho scoperto recentemente Peter Piper Pizza perchè viene spesso citato come uno di quei casi di successo durante la pandemia, visto che è stato capace di prendere una strada alternativa dopo quasi 50 anni di successo grazie ai propri enormi ristoranti, rivedendo tutte le priorità.
Infatti, durante i momenti più bui della pandemia, in cui le sale dei ristoranti e anche gli spazi ludici erano chiusi, Peter Piper Pizza si è buttato a capofitto nel delivery e take away, ottenendo ottimi risultati. Questo ha portato il team dirigente a sviluppare un format più piccolo del brand, utile per far conoscere il marchio in nuovi luoghi. Questo nuovo format si sviluppa con punti vendita di circa 120 metri quadrati, propone meno item in menu (la pasta per esempio) e impiega un massimo di 8 persone al lavoro, contro le 30/40 del format classico!
La tendenza alla realizzazione di nuovi format spinoff di brand noti o, come in questo caso, alla creazione di layout alternativi dello stesso brand, è diventata molto rilevante negli ultimi due anni turbolenti.
Una tendenza che sto studiando e che, piano piano, sta raggiungendo anche il nostro paese. Stay tuned…