Dal 18 ottobre scorre in televisione un nuovo spot Tena, brand con sede in Svezia che promuove da sempre prodotti a protezione assorbente per donne, uomini e anche bambini (una linea di pannolini specifica).
Gli spot Tena sono da tempo riconoscibili per il loro tone of voice ma soprattutto per il target cui si rivolgono: donne e uomini in età adulta.
La volontà è da sempre quella di fare sentire tutte le persone a proprio agio a qualsiasi età e in ogni situazione della vita, nonostante l’argomento messo in evidenza sia, ancora oggi, ritenuto motivo di imbarazzo e di disagio personale.
Tante volte pensiamo di essere “avanti” e di mentalità aperta, ma quando ci viene presentata un’immagine diretta, non aspettata, senza filtri e, di conseguenza, VERA, rimaniamo ancora stupiti/e e attoniti/e, spesso in senso negativo.
In occasione di questo nuovo lancio, Tena ha voluto collaborare con il regista, produttore e sceneggiatore greco Yorgos Lanthimos, che con il suo film “La Favorita” si è aggiudicato anche il premio Oscar.
Il risultato? Uno spot nuovo e ancora più inclusivo, il cui obiettivo primario risiede nel “volere abbattere il tabù dell’incontinenza urinaria e dell’impatto sulla sessualità delle donne over50” (dalla descrizione sotto il commercial presente nel canale Youtube del brand).

Infatti, le protagoniste dello spot abbracciano una fascia di età >50 e, su note delicate ma sensuali si fanno vedere per quelle che sono, amandosi, rispettandosi, accettandosi e accettando i cambiamenti del proprio corpo con il passare degli anni.
Sono donne in intimo, dallo sguardo tenero e sincero che si raccontano guardando in camera, sfiorandosi la pelle ed essendo consapevoli che nonostante il corpo cambi, ciò non toglie loro l’essere donna, il desiderio sessuale, il volersi sentire a proprio agio in ogni momento della giornata e, più in grande, della vita.

Tena è il piccolo-grande “aiutante” che non deve diventare nemico e tantomeno oggetto di disagio, di paura, di discriminazione e pregiudizi sbagliati; si può e si deve godere la vita come prima, accogliendo i cambiamenti e i conseguenti “inconvenienti”, grazie al supporto di questi prodotti, realizzati ad hoc per questo tipo di situazione.
La scelta del brand è sicuramente coerente e giusta, ma diversa e decisa, in un certo senso; scegliere di non volere rappresentare anche questa parte della vita sarebbe stato un errore enorme. La verità si deve vedere, nei suoi pro e nei suoi contro; si devono lanciare messaggi onesti e, in questo caso specifico, la sensibilità è e deve essere maggiore.
L’ageismo (dall’inglese ageism) è una forma di discriminazione a tutti gli effetti; troppe volte abbiamo visto commercials in cui si eleva “l’eterna giovinezza” del corpo come obiettivo primario, dove non è ammissibile vedere e accettare la pelle che perde elasticità, le rughe che segnano il viso, i capelli bianchi e le forme che, rispetto alla fase precedente, cominciano a cambiare.
Quante volte abbiamo sentito frasi come: “Nonostante l’età, è una bella donna”? Moltissime.
L’età non ti toglie nulla, ti cambia, ma fa parte della vita ed è giusto cominciare ad accettare questo aspetto e, per quanto riguarda la potenza dei media e la loro diffusione, è doveroso rappresentarlo.
Una donna over 50, over 60 etc. è pur sempre una donna che pensa, che vuole, che desidera qualcosa, che si vede allo specchio ogni mattina e deve essere fiera di com’è (discorso analogo vale per gli uomini, ovviamente).
Quindi basta all’elisir dell’immortalità, basta nascondersi, basta anche al giudicarsi.
Se è vero che le identità si costruiscono anche in base ai modelli che il mondo e la società ci propongono, forse moltiplicare, triplicare e quadruplicare la possibilità di modelli femminili maturi (ma non solo), può aiutare a fare sentire meno la paura di invecchiare e aumentare, dunque, la capacità di accettazione del proprio essere.
In questo spot le donne stanno ballando con loro stesse, i loro corpi sono così vicini ai nostri occhi da riuscire a farci scorgere la macchiolina più invisibile; sono corpi adulti, maturi, a tratti languidi ma estremamente luminosi.

Queste donne ci guardano e guardano davanti a loro il futuro che verrà, la vita che ancora hanno a disposizione per sentirsi bene nei panni che indossano, nella pelle che profumano e nella loro onestà nel chiamare le cose con il loro nome.
Quindi sì, ottimo lavoro Tena, per me non è troppo.
Il testo dello spot:
Non c’è nulla che vorrei cambiare, oggi
È tutto meno complicato; so cosa voglio.
La mia pelle è ancora sensibile ed è bello,
sto bene nel mio corpo perciò mi sento ancora sexy.
Il sesso continua a piacermi, forse più di prima;
farlo mi ricarica e dopo ho le gambe molli.
Sì, sono anche incontinente ma non mi faccio condizionare;
sono le mie gocce della risata, le chiamo “gocce dello starnuto”. È troppo? Beh, non riguarda voi, riguarda me.



