Ho raccontato recentemente del mio amore per Wahaca, quando Cupido scoccò la sua freccia durante un viaggio a Londra nel 2016. In quei giorni londinesi il dio dell’amore si diede molto da fare e la storia di oggi nasce proprio in quei giorni!
Vi presento Nando’s!
Il brand Nando’s è nato in Sudafrica nel 1987, a Johannesburg, quando l’ingegnere portoghese Fernando Duarte portò il suo amico imprenditore Robert Brozin in un ristorante chiamato Chickenland per un pasto. Dopo aver provato il pollo, cotto in piri piri, una salsa di peperoncino di ricetta portoghese, hanno comprato il ristorante per circa 80.000 rand (equivalente a circa 25.000 £ di oggi). Hanno ribattezzato il ristorante Nando’s, in onore del figlio primogenito di Fernando. Dopo due anni, il ristorante aveva quattro punti vendita: tre a Johannesburg e uno in Portogallo. Nel 2013, circa 1.000 punti vendita erano presenti in 35 paesi, dall’Australia allo Zimbawe.
Sono un grande amante del peperoncino, della sua coltivazione, conservazione e preparazione in ogni tipo di salsa e condimento. E Nando’s è nato proprio grazie alla salsa creata con un peperoncino molto particolare: il Piri Piri (o Peri Peri). Si tratta di un peperoncino particolare: originario dell’Etiopia, è l’unico a raggiungere livelli elevatissimi di piccantezza, pur non essendo della famiglia dei super-hot più noti. Questo peperoncino è così importante per Nando’s, che l’azienda ha incaricato un artista per riprodurne l’esatta tonalità di rosso, così da utilizzarla ufficialmente nella brand identity!

Nando’s è quindi calore, accoglienza, risate e colori. Quello che ha continuato a farmelo amare, nonostante non lo frequenti da ben 3 anni, è lo stupendo ecosistema che il brand ha creato, con coerenza, attorno alla promessa di esperienza fatta al cliente:
Minha casa é sua casa
Link: https://www.nandos.com/restaurants/
Vi basterà dare un’occhiata al sito di Nando’s per capire quanto il brand sia stato concepito negli anni quasi come un movimento culturale: storia del Sud Africa e delle migrazioni vengono puntualmente narrate all’interno del blog corporate, ogni volta sollevando sia riflessioni molto importanti, ma anche leggere, come l’enorme influenza del colonialismo e degli spostamenti di persone sulla cucina sudafricana. Ma non è tutto! Nando’s è anche musica. Abbondano infatti le sue playlist su Spotify. In UK è molto noto lo studio di registrazione Nando’s a Soho, utilizzato per far incidere giovani talenti da tutto il mondo. Proprio ai talenti musicali è anche dedicato uno speciale programma per valorizzare gli artisti sudafricani: si chiama Nando’s Music Exchange e consente a questi artisti di conoscersi, influenzarsi e suonare assieme!
Nando’s è arte e sostegno agli artisti!
Dicono che si mangia con gli occhi. Beh, senti questa. Non è solo il nostro PERi-PERi che viene dall’Africa del Sud… La prossima volta che visitate uno dei nostri ristoranti, date un’occhiata in giro. Vedete tutta questa bella arte? Ogni singolo pezzo è stato creato da una delle stelle più brillanti della nostra terra, e inviato nel Regno Unito per il vostro divertimento. Con oltre 9.000 pezzi (e non solo!), siamo ufficialmente il più grande collezionista d’arte contemporanea dell’Africa del Sud del mondo. Quindi, la prossima volta che aspettate l’arrivo del vostro PERi-PERi fix, rifatevi gli occhi prima di riempirvi lo stomaco. Buon divertimento!
Link: https://www.nandos.co.uk/explore/art
Sono tantissime le attività di Nando’s e non è possibile elencarle tutte qui. Quello che mi colpisce molto positivamente, come dicevo, è che messe assieme formano uno splendido ecosistema e tutte rimandano coerentemente alla promessa del brand: “la mia casa è casa tua” non significa solo ospitalità senza se e senza ma, ma significa portare la propria casa, le proprie origini sudafricane, dal cliente, per fargliele conoscere ed apprezzare!
Chiudo con una notizia più “operativa”, che farà contenti gli opening manager che mi stanno leggendo. Nel 2015 Nando’s sbarcò a Chicago e proprio in quell’occasione effettuò un’apertura soft molto intelligente. Si sa, ai brand conviene spesso effettuare queste “soft opening”, vuoi perchè inesperti o perchè nuovi di quella particolare città/nazione (come per Nando’s a Chicago).
In quell’occasione il brand sudafricano testò la “housewarming opening“, invitando chiunque volesse conoscere Nando’s, a pranzo o a cena, nei quattro giorni precedenti l’inaugurazione ufficiale. Tutto quello che dovettero fare questi clienti “test” era rispondere all’invito attraverso un modulo online indicando giorno e ora prescelti per la visita.
Ho trovato molto interessante questa iniziativa, perchè testa le operation e le funzionalità del punto vendita senza metterle sotto lo stress enorme dell’apertura ufficiale, che spesso si porta dietro tantissime visite di clienti e il panico prende subito il sopravvento. Penso che sia intelligente anche rispetto alle soft opening fatte invitando come clienti amici, colleghi, parenti, perchè sono persone che già amano il brand o “devono” amarlo visto che un caro vi lavora. I loro feedback non sarebbero il massimo della sincerità. La housewarming opening di Nando’s invece avviene con clienti “veri”, che pagano.
A proposito: tutti i soldi guadagnati nei 4 giorni di housewarming opening vennero donati da Nando’s all’organizzazione no-profit di Chicago chiamata After School Matters! Ovviamente i clienti ne furono informati attraverso l’ennesimo, centratissimo, slogan di Nando’s:
We’re known for keeping things spicy, but we also have a heart!
Siamo noti per rendere le cose piccanti, ma abbiamo anche un cuore!