Oggi ho scoperto un giovanissimo brand – ideato ad inizio 2021 – che ha catturato la mia attenzione: si chiama Brooklyn Dumpling Shop, è specializzato in dumplings (gnocchi/ravioli cinesi) e fa dell’assenza di contatto umano la sua forza.
Brooklyn Dumpling Shop è un ristorante tutto concentrato sulla velocità, davvero unico nel suo genere. I punti vendita del brand sono aperti 24 ore su 24 e sono completamente automatizzati: il cliente effettua il proprio ordine online, che viene subito ricevuto dalla cucina del ristorante, preparato e fatto trovare pronto in uno degli armadietti automatizzati per il ritiro. I clienti possono poi consumare il proprio pasto nei tavolini all’interno del punto vendita o portarseli via, come in un take away classico.
Questo video mostra l’esperienza del cliente con Brooklyn Dumpling Shop meglio di mille parole:
La promessa del brand ai clienti è:
DUMPLINGS ARE THE NEW SANDWICH…
Sono sempre molto scettico quando incontro brand che promuovono esperienze super automatizzate ai clienti, un po’ perchè richiedono una certa naturalezza “digitale” alle persone, ma soprattutto perchè il fattore umano penso sia ancora decisivo per far respirare al cliente l’atmosfera che desideriamo, che vogliamo faccia la differenza rispetto ai competitor.
Queste mie perplessità paiono cadere di fronte a Brooklyn Dumpling Shop, che sta raccogliendo enorme interesse, soprattutto da parte degli investitori. La notizia degli ultimi giorni è infatti che oltre alle due locations di oggi, New York e Oboden, si aggiungeranno presto altri negozi del marchio, grazie ad accordi stretti con partner e franchisee.
Saranno 8 i nuovi punti vendita del brand aperti entro il 31.12.2021, tutti nel New Jersey.
“Zero Human Interaction” è la parola d’ordine di questo brand e di altri negli Stati Uniti, basti ricordare il clamoroso caso di Wow Bao, guarda caso anch’esso specializzato in ravioli orientali.
Faccio ancora fatica a vedere un brand del genere, che propone buona qualità dei prodotti ma zero interazioni umane in Italia, ma si sa… La storia la fa chi è capace di vedere avanti di anni rispetto alla realtà del momento e magari qualche “visionario” nostrano potrà prendere spunto da questi brand d’oltreoceano.
Mentre scrivevo questo articolo, ascoltavo:
