Circolano voci insistenti di un “cambio di promessa” da parte di Blaze Pizza.
Quando scrissi per la prima volta di Blaze – e nella mia pubblicazione Foodservice Collection – la promessa del brand era Qualità eccezionale alla velocità della luce.
Pare che presto questa verrà messa in soffitta, per dare spazio a una nuova promessa che si rivolge non solo ai clienti, ma anche ai collaboratori del brand:
Free to be you
I lavori all’interno dell’azienda per questa nuova promessa sono in movimento da ormai un anno: dall’estate 2021, l’azienda ha iniziato una ricerca approfondita su come far progredire il marchio:
Utilizzando focus group, sondaggi e interviste con gli affiliati, Blaze ha identificato i motivi funzionali per cui gli ospiti scelgono di venire da noi. Sono emersi aspetti come la personalizzazione, la qualità dei prodotti e gli ingredienti freschi. Un tema generale che continua a emergere è che le persone vogliono essere valorizzate a livello individuale.
Abbiamo fatto più ricerche in un periodo di tre mesi di quante ne abbia fatte il marchio in tutta la sua esistenza. L’idea dell’individualità continuava a emergere. Mi sembra che l’idea di libertà, in particolare di scelta e di personalizzazione, abbia sempre fatto parte di Blaze. Volevamo raddoppiare questo concetto e trovare il modo di farlo entrare in uno spazio più emotivo, in particolare con i nostri ospiti e, direi, soprattutto con i membri dei team che lavorano nei nostri ristoranti ogni giorno. E così questo è diventato l’impulso strategico per la nuova promessa del marchio: “Liberi di essere voi”.
Vincent Szwajkowski, CMO di Blaze
Szwajkowski, il CMO di Blaze che ho citato qui sopra, lavora per l’azienda da poco più di un anno e mezzo, ma ha le idee molto chiare. Dichiara che una delle cose che lo colpì maggiormente – in negativo – al suo arrivo, era il fatto che le cose che diceva Blaze ai clienti (marketing) erano diverse da quelle che diceva internamente (comunicazione interna e formazione). Così una delle “rivoluzioni” che ha deciso di far prendere all’azienda è stata quella di allineare i due toni di voce e i contenuti dei messaggi, cercando di allineare marketing e formazione con lo scopo di rendere i clienti felici passando proprio attraverso la felicità dei collaboratori.
Tenendo fede alla promessa a collaboratori e clienti – free to be you – si sta dipanando questa nuova strategia. Un esempio: il team di lavoro messo in piedi appositamente dal CMO si è presto accorto che molti dei team dei ristoranti utilizzavano i device per ascoltare e mettere musica di loro gradimento, a scapito della “radio interna” del brand. A prima vista è un’azione da far imbestialire ogni Direttore Operation o simili, ma quelli di Blaze hanno deciso di indagare maggiormente. Hanno affisso nei locali dei ristoranti dedicati allo staff dei fogli in cui invitavano le persone a indicare le canzoni che avrebbero voluto inserire nella radio interna di Blaze. Bene, più dell’80% delle indicazioni sono state accolte e oggi i clienti dei ristoranti trovano la musica che piace ai ragazzi dello staff, che a loro volta dichiarano di lavorare con più gioia ascoltando la musica che amano.
La “furbata” che si nasconde dietro a questo free to be you è la possibilità di cogliere le opportunità che nascono localmente, store per store, città per città, senza ovviamente rischiare di snaturare il marchio.
Questo agire localmente è un mindset che sta lentamente prendendo piede nel mondo della ristorazione U.S.A. e non solo, un modo di avvicinarsi ancor di più alle comunità in cui si trovano i ristoranti, stringendo sempre più il brand attorno alle persone, collaboratori e clienti.
Vi terrò aggiornati sulle azioni pratiche di Blaze Pizza in ossequio a questa nuova promessa e vi lascio con altre parole pronunciate da Szwajkowski:
Penso che si inizierà a vedere un cambiamento prima di tutto con i membri dei team esistenti. Non credo che questa sia una pozione magica che risolverà tutti i nostri problemi di personale e di fidelizzazione nei prossimi 30 giorni. Ma credo che ci darà l’opportunità di differenziarci rispetto ad altri marchi, in particolare a marchi molto più grandi e con budget maggiori dei nostri.
Vincent Szwajkowski, CMO di Blaze



