Si chiama 2018 VP1. È un asteroide di circa 2 metri di diametro, che il 2 novembre 2020 potrebbe schiantarsi sul Pianeta Terra. Potrebbe… Gli scienziati hanno calcolato questa probabilità come realizzabile allo 0,41%…
I commentatori lo hanno già soprannominato Election Day Asteroid, visto che si avvicinerà alla Terra proprio il giorno prima della tornata elettorale statunitense. Ma più che per la pericolosità per le nostre vite, che con un veloce approfondimento scoprirete essere nulla, viene menzionato in queste ore per una roboante campagna pubblicitaria di Oreo, uno dei biscotti più famosi del mondo.
Oreo ha svelato, il 23 ottobre 2020, il Global Oreo Vault, il suo personale rifugio alla “giorno del giudizio”. L’idea per questa stravagante campagna è scattata in Oreo presumibilmente grazie al tweet di tal Olivia Gordon, che il 3 ottobre 2020 chiedeva al brand chi avrebbe salvato Oreo in caso di impatto con la terra da parte dell’asteroide.
Scopriamo che sarà proprio Oreo stessa a farlo (e la sua società “madre” Mondelez International). Il brand ha rilasciato il 23 ottobre 2020 un video incredibile, dai toni drammatici e da “film catastrofico”, dove viene presentato il sicurissimo rifugio posizionato alle Isole Svalbard, non lontano dal ben più serio Svalbard Global Seed Vault.
Nel video si capisce che il piccolo bunker di cemento – che ha preso ispirazione da altri rifugi apocalittici della zona, incluso proprio il Seed Vault – contiene una scorta degli iconici biscotti ripieni di crema e una copia della ricetta. Oreo ha annunciato:
Come ulteriore precauzione, le confezioni Oreo sono avvolte in mylar, che può resistere a temperature da -80 gradi a 300 gradi Fahrenheit ed è impermeabile alle reazioni chimiche, all’umidità e all’aria, mantenendo i biscotti freschi e protetti per gli anni a venire”.
Oreo per CNET
L’efficacia del principio di scarsità è universalmente riconosciuta nel mondo del marketing come strumento per favorire l’acquisto e prevede che un prodotto/servizio diventi più desiderabile da parte del cliente quando quest’ultimo ne percepisce la disponibilità limitata. Quante volte abbiamo sentito dire da un venditore “scorte in esaurimento“, “ne rimangono pochissimi“, “adesso o mai più…“.
In questo caso Oreo, oltre al bellissimo cortometraggio realizzato che da solo farà parlare del brand, sembra aver portato la tecnica che fa leva sul principio di scarsità a un livello estremo: a chi farebbe piacere girovagare stordito per le strade di una città distrutta senza avere a portata di mano l’ottimo biscotto?
Ecco il contenuto del bunker:
Ma credo che l’iniziativa bizzarra non si possa ridurre solo a questa tecnica di vendita…
Non è la prima volta che Oreo crea un “vault”: nel 2016 fece la sua comparsa, brevissima, a New York, l’Oreo Wonder Vault. Si trattava di un laboratorio segreto e magico, con vulcani di cioccolato, cascate di latte in cui, secondo le note del brand, venivano creati e testati tutti i nuovi sapori del biscotto. Il Wonder Vault apparve alle prime luci dell’alba e scomparve alle prime luci della sera… A questo link potrete approfondire le caratteristiche di quell’iniziativa.
Una cosa è certa, Oreo sa stupire davvero e approfondendone la conoscenza ho scoperto alcune cose interessanti. È il marchio numero uno al mondo nel mercato dei biscotti. Secondo Statista.com, Oreo ha il maggior fatturato nel settore (di 3,28 miliardi di dollari USA) ed è quello più venduto. Produce più di 40 miliardi di biscotti all’anno. Oreo è inoltre un’autorità nei social media, ha un pubblico enorme. Su Facebook ha, oggi, ben 41 milioni di follower!
Consiglio di leggere i commenti dei clienti nei post social di Oreo: molti di loro sono veri e propri fan e sembrano davvero cercare dal brand interazione per divertirsi, per avere delle novità e, soprattutto, gratificazione! Questo fa di Oreo un interlocutore, quasi un amico con cui il cliente può divertirsi a non prendere la vita troppo sul serio.
Ed ecco che anche l’ultima impresa di Oreo, il bunker sopra descritto, assume ancora più senso!