Da fine ottobre 2021 il World Trade Center è più green… Non si tratta di un’accortezza architettonica o di progettazione, che sicuramente non mancherà, ma di un “ospite” speciale del centro.
Ebbene sì, uno dei brand della ristorazione che arricchiscono l’importante struttura è proprio sweetgreen e quello che ha realizzato non è passato inosservato.
sweetgreen conta oggi circa 140 punti vendita e una recente quotazione in borsa: si tratta di una storia di grande successo, trainata anche dal “grande perchè” tanto seguito dai fondatori, dai collaboratori e dai clienti:
Ispirare comunità più sane, collegando le persone e il vero cibo.
Il nuovo punto vendita di sweetgreen presso il World Trade Center esula un po’ dalle caratteristiche tipiche dei ristoranti del brand, spesso dotati di grandi sale da pranzo. In questo caso, anche per adeguarsi a una clientela veloce e business, il format è più piccolo e dà ampio spazio al pick up degli ordini, precedentemente effettuati online.

Pamela Haber, capo del settore immobiliare di sweetgreen, ha dichiarato:
Questa posizione è stata accuratamente progettata per soddisfare le esigenze dei nostri clienti in questa posizione ad alta densità, inclusa una stazione di raccolta flessibile che si sposta facilmente all’interno e all’esterno. Fin dall’inizio, abbiamo sempre apprezzato il feedback dei clienti e adattato il nostro servizio ai loro desideri e alle loro esigenze.
Nell’ultimo anno, abbiamo assistito a un maggiore spostamento verso esperienze culinarie all’aperto e all’aperto e volevamo assicurarci di essere, offrendo questo per i nostri clienti. Le caratteristiche del ristorante includono:
– materiali riflettenti e trasparenti per consentire il passaggio della luce.
-Specchi sulla linea di servizio anteriore che imitano l’Oculus (di Calatrava, ndr), offrendo ai clienti una visione unica dell’iconica struttura.
-Un’articolazione del soffitto che si trasforma nella zona di prelievo di Sweetgreen, per soddisfare la sua crescente base di clienti digitali.
-Un design di cucina industriale, per creare contrasto.
Link:
Il nuovo format più piccolo si rivolge quindi a un tipico pubblico “post-covid”, preparato e pronto all’ordine digitale e al consumo all’aperto o in ampi spazi dove la prossimità con sconosciuti si può evitare.
Anche in questo sweetgreen si dimostra veloce e capace di adattarsi sempre a nuovi spazi, ma anche “furbo” nel sapersi posizionare a Manhattan, un luogo simbolico, ricco di vita e clienti dall’indubbia capacità di spesa…