LA NOSTRA MISSIONE È QUELLA DI ALIMENTARE LA VITA ATTRAVERSO LA FRESCHEZZA. CI SFORZIAMO DI FORNIRE UN’ESPERIENZA CULINARIA CHE SIA FRESCA, ACCESSIBILE E NATURALMENTE APPETIBILE. LA FRESCHEZZA DI PRIMA QUALITÀ È IL NOSTRO PUNTO FORTE.
Link https://www.sweetfin.com/our-story/
Così si presenta ai viandanti di internet un brand della ristorazione Fast Casual, che è sulla rampa di lancio per uno sviluppo consistente.
Si tratta di Sweetfin, nativo della California e fortemente ispirato dall’amore per il pesce crudo:
Ogni cultura lo fa in modo diverso: il Giappone ha il sushi e il sashimi, l’America Latina ha il ceviche, l’Italia ha il crudo e la Scandinavia ha il gravlax. Le Hawaii hanno il poké.
Link: https://www.sweetfin.com/our-story/
Sweetfin è stato concepito nel 2013, ad opera di Alan Nathan, Brett Nestadt, Seth Cohen e dall’Executive Chef Dakota Weiss. Il primo ristorante vide la luce, però, solo nel 2015… E fu subito successo.
Si tratta di un brand molto importante, perchè considerato uno dei precursori del trend del pokè, motivo per il quale, assieme al suo dna 100% californiano, è anche considerato uno dei player più autorevoli in questa particolare specializzazione.
La notizia sensazionale, ormai risalente a gennaio 2022, è che questo brand così fortemente californiano e pronto ad un’espansione importante – conta già circa 15 punti vendita – è stato acquistato da Poke House (ne abbiamo parlato qui), un brand italianissimo e che si ispira proprio alla California Breeze, proponendo ai clienti pokè per tutti i gusti.
Stando alle dichiarazioni dei fondatori di Poke House, Sweetfin fu proprio uno dei principali player che li ispirò nell’ideazione del proprio brand e ora il cerchio si chiude, suggellando il successo indiscusso del brand italiano.
Da specialità tipicamente hawaiana, la pokè ha conquistato il mondo in pochissimi anni, riuscendo a farsi apprezzare da un pubblico eterogeneo grazie al suo mix salutare, colorato e divertente da comporre.
Grazie a questa partnership, Sweetfin punta a triplicare la sua rete di punti vendita, nell’arco di 30 mesi!
Fa certamente piacere che, proprio in questo campo, si stiano affermando imprenditori e professionisti italiani, dando dimostrazione che – quantomeno nelle giovani generazioni – si sta consolidando un’apertura mentale rilevante anche nel campo della ristorazione.