Written by 6:00 am Ricerca, Ristorazione

FAST CASUAL & CHILDREN

C’è una prateria nel mercato della ristorazione, ma ancora pochi player hanno deciso di occuparsene!

Una ricerca che ho appena letto, ha confermato alcune riflessioni che, durante le festività natalizie, facevo assieme ad amici e parenti.

Premessa

Sarà capitato anche a voi – nelle ultime due settimane – di uscire per un aperitivo, un pranzo, una cena o un bicchiere di vino. Magari assieme ad amici che, come voi, avevano la prole al seguito. A me è capitato e nella piccola realtà della valle in cui vivo, non ho quasi mai trovato un ambiente “amichevole” per i bambini.

Addirittura, in un paese limitrofo al mio, ho cenato in un ristorante in cui a la web app da utilizzare per consultare il menu allertava subito l’utente, come primissima cosa, di tenere i bambini a bada per non disturbare gli altri clienti.

La riflessione era proprio questa: quanto spazio ci sarebbe per ristoranti amici dei bambini e quanta disponibilità a spendere di più abbiamo “noi genitori”!

La ricerca citata all’inizio arriva dagli Stati Uniti, ma fatte le dovute proporzioni, può aiutarci ad approfondire con più “scienza” questa mia sensazione. L’autrice è Jennifer Loper, presidente di C3, agenzia di design e marketing di Kansas City, proprio specializzata nella consulenza alle aziende dell’ospitalità nel fornire le giuste esperienze ai clienti famiglie.

C3 brings brands to life for families with children

Creiamo e produciamo programmi pluripremiati e prodotti personalizzati che aiutano i principali partner del settore della ristorazione, dell’ospitalità e dei servizi a entrare in contatto con le famiglie.

Come si descrive l’agenzia C3

Riporto di seguito alcuni passaggi, perchè sono davvero interessanti:

Noi di C3 abbiamo riflettuto su come il segmento del Fast Casual stia interagendo con i suoi clienti famiglie e bambini. Per scoprirlo, abbiamo condotto una ricerca con genitori e figli per sentire cosa vogliono dai ristoranti Fast Casual […]

I genitori spesso preferiscono andare in ristoranti Fast Casual con la loro famiglia piuttosto che nei ristoranti Fast Food, perché li percepiscono di qualità superiore e migliore, ma i loro figli spesso chiedono invece il Fast Food Come mai? Ai bambini piace il cibo e ricevono un giocattolo.

È evidente ai genitori con cui abbiamo parlato che la maggior parte dei ristoranti Fast Casual non si concentra sull’esperienza dei bambini e della famiglia. […] Anche i brand che hanno menu per bambini, sono spesso “de-enfatizzati” e privi di opzioni. Inoltre, la maggior parte dei marchi fast casual non coinvolge i bambini direttamente tramite packaging, messaggistica o intrattenimento.

La mancanza di attenzione ai bambini è una grande mancanza: le feste con bambini fino a 12 anni portano scontrini medi che sono il doppio rispetto alle feste senza di loro e questo può aiutare a generare entrate considerevoli. Una delle opportunità rivelate dalla nostra ricerca è che il segmento Fast Casual interagisca direttamente con i bambini, rendendo i loro marchi una destinazione di riferimento per le famiglie.

Jennifer Loper di C3 prosegue poi indicando come la comunicazione e il coinvolgimento dei bambini possano fluire attraverso piccole attenzioni, come il packaging dedicato e l’intrattenimento grazie a giocattoli o semplici attività.

Per i consigli integrali vi rimando all’articolo intero: https://c3brandmarketing.com/what-we-know/

Sono ancora pochissimi i brand della ristorazione in Italia specializzati nell’esperienza per famiglie con bambini, ma scarseggiano anche quelli che – con piccole attenzioni – non si dimenticano dei più piccoli e dei loro accompagnatori. Si tratta decisamente di uno spazio interessante da conquistare, vediamo chi sarà il primo a farlo con metodo!

Mentre scrivevo questo articolo, ascoltavo:
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Tag: , , , , , , , Last modified: Gennaio 10, 2023
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