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INSIEME SI PUÒ COMPIERE IL CAMBIAMENTO

Uniti anche se oppposti

Ciò che è successo lo scorso 25 maggio 2020 è tuttora al centro dell’attenzione in America ma, come si è ben visto, in tutte le parti del mondo. La morte di George Floyd, infatti, ha dato vita a una serie di proteste e di movimenti sociali (e virtuali) molto forti. La morte di George Floyd e l’ingiustizia legata a essa, è stata in grado di unire centinaia di persone, centinaia di realtà diverse e centinaia di città sparse in tutto il pianeta, tutte accomunate da un’unica forte volontà: fermare il razzismo e la violenza inspiegabile e ingiustificata.

Da questo avvenimento sono nate anche diverse iniziative virtuali come gli hashtag #Blacklivesmatter e, più in particolare, durante la giornata del 2 giugno, l’hashtag #BlackOutTuesday ha spopolato ovunque. Una sola regola: postare nel proprio profilo Instagram fotografie completamente nere, in segno di protesta, come se il social media (e con esso tutti quanti e tutte quante) si fossero fermati/e per rendere giustizia e dare peso al triste avvenimento americano.

A queste scelte piccole ma estremamente potenti, hanno aderito moltissime realtà del mondo fashion; dai grandi brand di lusso (Gucci, LV, Valentino, Chanel etc.), fino ad arrivare a quelli del fast fashion come Mango, Pull & Bear e molti altri.

In particolare, la multinazionale statunitense Nike ha deciso di lanciare un messaggio che, nella sua più totale semplicità, arriva dritto al punto. Just do it, uno dei payoff più conosciuti e riconosciuti al mondo, subisce una piccola ma assai potente metamorfosi. Un payoff che da sempre invita all’azione, si rivolge a chiunque (non solo agli sportivi), diventando una vera e propria filosofia di vita da prendere per mano e adattarla alla propria persona.

Oggi, però, quel “Fallo e basta” ha deciso di fermarsi, ha deciso di schierarsi, ha deciso di parlare in modo chiaro, ha deciso così: “For once, don’t do it”.

L’inserimento della negazione muta completamente il significato dello slogan e si inserisce nel contesto contemporaneo che sta toccando l’intero mondo: “Per una volta, non farlo”; per una volta, sìì diverso e non fare finta che quello che sta succedendo in America sia normale. Da questa scelta ne è nato un breve spot, pubblicato sui canali social del brand e che, come una freccia appena scoccata, è stata accolta anche dal massimo competitor di Nike: Adidas.

Uno sfondo nero completamente vuoto, in cui il “Don’t” comincia ad appoggiarsi sulle frasi che appaiono, lente, in sovraimpressione. La negazione fa da padrona della scena, si fa sentire come un urlo al buio, che incalza e rimbalza in ogni parete del mondo, in ogni casa, in ogni angolo più nascosto sulla faccia della terra.

Nike si scaglia contro il razzismo, chiede di non essere indifferenti a quello che sta succedendo, chiede di agire, insieme, affinché le cose possano cambiare e che cosa succede? Adidas risponde e condivide.

Prova del fatto che l’unione fa la forza, Adidas abbraccia il messaggio del competitor, assecondandone le parole e le scelte e ricondividendo lo spot sulla propria pagina: “Together is how we move forward. together is how we make change.”

Un gesto che rimarrà sicuramente nella storia; chissà che non ne nasca una collaborazione.

Perché insieme, si può combattere qualsiasi cosa.

Lo spot:

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Tag: , Last modified: Luglio 20, 2020
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