Del Taco è un’istituzione statunitense, con il DNA messicano e americano. Si tratta di un brand enorme (596 locations negli U.S.A. nel 2019) dall’altrettanto considerevole fatturato: $ 850.000.000 nel 2019.
Ed Hackbarth e David Jameson aprirono il primo Del Taco a Yermo, California, nel 1964. Con un menu di tacos da 19 centesimi, tostadas, patatine fritte e cheeseburger da 24 centesimi, Del Taco vendette 900 tacos il primo giorno di vita. Le cose erano iniziate in modo audace! Si tratta di un brand quick service molto apprezzato dai clienti nordamericani, che vi si recano per la qualità del prodotto e per i prezzi abbordabilissimi.
In effetti, la promessa del brand ai clienti è questa:
Fresh for less
Link:
Ho curiosato un po’ sui social del brand, una vetrina sempre molto interessante per cogliere gli umori dei clienti attraverso i commenti e pare che la relazione con il marchio sia impostata sulla genuinità e sul divertimento, anche quando si tratta di fare commenti non proprio positivi.

La notizia di questi mesi è che Del Taco ha duramente lavorato per la realizzazione di un nuovo format di negozio che si adatti alle nuove esigenze (forzate o meno) dei clienti, soprattutto in merito a restrizioni e accortezze sanitarie. Il brand ha recentemente svelato il prototipo di punto vendita, chiamato “Fresh Flex“, che sarà flessibile nelle dimensioni e, quindi, nei costi. Ve lo presento grazie al video rilasciato su Instagram da “My Studio Id“, che si è occupato del progetto.
Flessibilità per chi? Innanzitutto per gli sviluppatori e i franchisee.
Del Taco ha rivelato che le tipologie di prototipo sono state progettate per aiutare gli sviluppatori di franchising ad essere più flessibili nella scelta degli immobili. Ma non solo. Il miglioramento dell’esperienza riguarderà anche i clienti:
Il nostro nuovo prototipo consolida le nostre relazioni con i fan nuovi e di lunga data, offrendo loro l’ambiente più efficiente, conveniente e piacevole possibile!
John Cappasola Jr, CEO di Del Taco
Il nuovo prototipo è basato su i cambiamenti nel comportamento dei clienti, offre zone apposite per il ritiro degli ordini (anche per i provider di delivery), doppie corsie per i drive-through e zone parcheggio attrezzate per chi volesse cenare nella propria automobile.
Il capitolo “restyling” delle location, soprattutto nell’ultimo anno, è molto tornato alla ribalta. Per ulteriori casi interessanti, consiglio la lettura di “Foodservice Collection”, che trovi a questo indirizzo: https://www.iamacollector.it/foodservice-collection/.