Oggi mi hanno molto colpito le parole di Darryl Gaddis, veterano della ristorazione e proprietario del ristorante Jaws Jumbo Burgers di Ocala in Florida.
Darryl ha appena rilasciato un comunicato stampa per annunciare che, nonostante il successo di vendite raggiunto nei primi sei mesi di vita del ristorante, ha deciso di mettere già in vendita la sua creatura.
Le parole contenute all’interno del comunicato sono dure, provocatorie e pesanti…
Come la maggior parte dei ristoranti, non abbiamo un problema di business, abbiamo un problema di forza lavoro. Questa è la peggiore generazione di lavoratori che abbia mai visto nei miei 47 anni di attività, dichiara. Questi dipendenti di età compresa tra i 16 e i 45 anni non hanno intenzione di lavorare… Non è possibile pagarli abbastanza, né dare loro abbastanza giorni o ore di lavoro. Se dovessero lavorare due giorni alla settimana, troverebbero un modo per ottenere quei due giorni di ferie. Ci sono poi persone che vogliono comprare un franchising di Jaws Jumbo Burgers e non vogliono assolutamente lavorare nel ristorante… Questo è un grosso problema per me. Penso che il problema della manodopera possa essere risolto fondendosi con un’azienda più grande, che ha un budget maggiore per la manodopera.
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Ho il sospetto che Darryl abbia furbescamente tentato di attirare l’attenzione sul proprio ristorante, per facilitarne la vendita, ma le sue parole non mi sono nuove: dalla primavera del 2023 le ho sentite pronunciate da molti operatori del settore anche qui in Italia.
Inizialmente ho sempre rifiutato questa idea, consapevole del fatto che l’intero settore si è fondato per decenni su modalità di lavoro e relazione con i collaboratori non sempre decenti.
Purtroppo il ricorrere di questa teoria sta iniziando a farmi vacillare nelle convinzioni; spero che arrivino presto tante smentite…