Written by 10:45 am Musica

UNA CAREZZA ALLO STOMACO

Il giorno in cui ho ascoltato “Visit Croatia” di Alabaster DePlume e ho scoperto che la delicatezza può commuoverti più di un grido.

Quando ho ascoltato Visit Croatia per la prima volta

Non cercavo nulla. Stavo lavorando, forse sistemando delle cose sul desktop, quando Visit Croatia è partito all’improvviso, in sottofondo. E mi sono fermato.

Non per davvero — le mani hanno continuato a muoversi, gli occhi erano ancora sullo schermo — ma dentro qualcosa si è bloccato. Un respiro a metà, un nodo nello stomaco. Era come se qualcuno mi avesse fatto una carezza nello stesso momento in cui mi urlava qualcosa di urgente.

Mi sono commosso. Perché succede sempre più di rado, e perché avevo trovato finalmente un suono nuovo, uno che non rincorreva la moda ma che sembrava venire da un posto vero. Intimo. Visit Croatia è una di quelle cose che senti e pensi: “Ma dov’era tutto questo tempo?”.

Un suono nuovo, una miscela inedita

Sax, flauti, silenzi. Qualcosa di imperfetto che però vibra come poche cose. Il brano non vuole stupire: vuole esserci. È come un amico che ti accompagna in silenzio, senza spiegarti troppo, ma stando al tuo fianco nei momenti giusti.

Il suono è pulito e sporco allo stesso tempo. I fiati sembrano sbucare da un angolo del cuore, la struttura è libera, ma niente è lasciato al caso. È jazz? È folk? È minimalismo? È un po’ tutto questo e nessuna di queste cose.

Chi è Alabaster DePlume

Dietro questo nome poetico si nasconde Gus Fairbairn, musicista, poeta e performer inglese. Uno che ha fatto della vulnerabilità il suo stile e dell’improvvisazione una forma di cura. To Cy & Lee: Instrumentals Vol. 1 è dedicato a due amici con disabilità intellettiva conosciuti durante un progetto di supporto. E già questo basterebbe a capire che tipo di disco è.

Un disco fatto di cura e libertà

Ogni brano dell’album sembra uscito da una stanza in penombra, con la finestra socchiusa. Non urla, non impone, ma si insinua piano. È un disco che puoi mettere mentre leggi, mentre cucini, mentre scrivi — ma se ti fermi ad ascoltarlo davvero, rischi di rimanere lì, fermo, con gli occhi lucidi.

La musica di Alabaster non è costruita: è generata. Dai respiri, dalle pause, dall’attenzione. È come se ogni pezzo fosse stato suonato pensando a chi l’avrebbe ascoltato, ma senza volerlo impressionare. Solo accoglierlo.

La forza della delicatezza

In un’epoca dove tutto spinge per diventare virale, To Cy & Lee va nella direzione opposta: ti sfiora, ti culla, ti lascia con qualcosa di tuo che non sapevi di avere.

È un disco pieno di silenzi che parlano, di strumenti che sembrano strumenti ma sono anche voci, di melodie che ti restano addosso come profumi leggeri. E c’è una lezione qui dentro: la gentilezza, quando è autentica, ha una forza enorme.

Perché ascoltarlo oggi

Perché ne abbiamo bisogno. Di cose vere, imperfette, disarmate. Di musica che non alza la voce, ma ti guarda negli occhi. Di artisti che non fanno show, ma ti lasciano lo spazio per sentire.

To Cy & Lee non è solo un disco. È una stanza aperta, un tempo lento, una mano tesa. È uno di quei regali che ti cambiano un pomeriggio. E forse, se lo ascolti con attenzione, anche un po’ la vita.

Mentre scrivevo questo articolo, ascoltavo:
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Tag: , , Last modified: Aprile 28, 2025
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