Ieri vi parlavo di Kaju Soft Tofu e dei suoi robot che facilitano il servizio.
Ogni volta che scrivo di un brand inizio a seguirlo anche nei vari social e ieri – dopo aver “messo il like” alla pagina Instagram di Kaju Soft Tofu – sono subito contatto via direct message dal brand stesso.
Ne è seguito un velocissimo scambio di messaggi, che mi ha fatto davvero piacere.
- Ciao! Grazie per aver deciso di seguire il nostro ristorante a conduzione familiare. Hai già consumato un pasto presso le nostre sedi? 😊
- No, perchè vengo dall’Italia 😊
- Capito. Se mai ne avrai l’occasione, questi sono i piatti che consiglio ai clienti che si avvicinano per la prima volta: Galbi Combo (zuppa di tofu al vapore con costine sfrigolanti). Kaju Bibimbap (ciotola di pietra calda con riso e ingredienti gustosi). Ti invitiamo a taggarci nelle storie per condividere l’amore! Aspettiamo con ansia la tua visita! 👋
Si tratta di uno scambio di messaggi innocente e veloce, che mi ha fatto davvero piacere. Sia come potenziale cliente, ma soprattutto come amante della relazione brand/cliente “calda”, soprattutto se si tratta di canali digitali.
Per quanto mi riguarda, quelli di Kaju Soft Tofu si sono guadagnati una mia visita sicura non appena potrò recarmi in California e l’hanno fatto con pochi semplici, piacevoli e utili messaggi.
Si tratta di velocità di contatto, ma anche di pertinenza delle risposte e della comunicazione. Facciamo mente locale, in quanti si comportano così dalle nostre parti? Se avete esempi non esitate a scrivermeli utilizzando il form nel piè di pagina di questo sito.
